Cosmetici: la tecnologia per rendere più leggibili le etichette

Come rendere le etichette dei cosmetici più chiare e trasparenti? Utilizzando la tecnologia, Qr-code, App e strumenti digitali che possano integrare le informazioni sul prodotto. Questo è ciò che è emerso da una ricerca di Natrue, l’Associazione internazionale no-profit che dal 2007 promuove cosmesi naturale e biologica.

Il sondaggio ha riguardato 2 mila persone in Francia e Germania, eterogenee per età e sesso. La maggioranza ha evidenziato la necessità di avere una maggiore trasparenza sugli ingredienti usati e di trasformare le etichette, rendendole maggiormente leggibili grazie all’integrazione con informazioni aggiuntive come il Qr-code, opuscoli e siti del punto vendita.

Il 49 per cento dei tedeschi e il 57 per cento dei francesi vorrebbe leggere informazioni aggiuntive sul prodotto con l’utilizzo di app o altri strumenti digitali integrativi. Se il campione concorda che prezzo e compatibilità con il tipo di pelle siano i principali criteri di scelta per fare l’acquisto, al terzo posto per i tedeschi c’è la lista di ingredienti, per i francesi è al quarto posto questa discriminante.

“I trend verso cui la cosmesi naturale e biologica dovrebbe muoversi sono quindi l’utilizzo di etichette più facilmente leggibili, sia in termini grafici che di contenuto, e l’utilizzo di strumenti digitali per fornire informazioni aggiuntive in un’ottica di maggiore trasparenza verso i consumatori, oggi sempre più attenti alla provenienza, alla qualità e alla composizione dei cosmetici che acquistano”, rileva Natrue.

“I sondaggi sono per noi uno strumento importante, ci aiutano a tracciare linee guida più definite per orientare il mondo della cosmesi verso orizzonti più green in linea con le aspettative dei consumatori. Capire le esigenze degli acquirenti e costruire una relazione improntata sulla trasparenza e sulla fiducia è fondamentale e per questo in Natrue cerchiamo di identificare e trasmettere i nuovi trend. Il risultato ottenuto con la nostra ultima indagine è interessante perché evidenzia come un’applicazione pratica della tecnologia possa diventare una risorsa preziosa per rendere la cosmesi naturale e biologica ancora più accessibile ai consumatori”, ha commentato Mark Smith, direttore Generale di Natrue.


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