Etichette olistiche: la Puglia arriva prima con Med Index

L’Europa si prepara alle etichette olistiche, ossia un sistema innovativo che promuove la dieta mediterranea, informa i cittadini per un acquisto maggiormente consapevole e punta al benessere dell’uomo, del pianeta e della comunità. A breve questo nuovo modo di etichettare sarà in circolazione nel Vecchio Continente, grazie al lavoro di esperti e universitari italiani. Chi lavora da anni a questo progetto è Maria Lisa Clodoveo, dell’ateneo di Bari, che è stata intervistata da Ambienteambienti.com.

Intanto, scopriamo da cosa deriva il termine ‘olistiche’: “L’aggettivo “Olistico”, dal greco “olos”, significa totale, intero, un unicum che mette insieme nella stessa etichetta i tre pilastri della sostenibilità alimentare che investono la dimensione nutrizionale, ambientale e sociale, perché la lezione che stiamo imparando è che l’uomo non può vivere in maniera sana in un pianeta malato e in un mercato non equo”.

In cosa saranno diverse queste etichette da quelle tradizionali: “L’etichetta sarà in grado di mostrare ai cittadini, in pochi secondi, l’impegno che le aziende dedicano alla realizzazione di sistemi alimentari sani, sostenibili ed equi. In questa maniera si possono effettivamente confrontare prodotti della stessa gamma e decidere di pagare il giusto prezzo per il prodotto di qualità più elevata. Non bisogna dimenticare, infatti, che il cibo a basso prezzo non esiste, si pagherà comunque salato il conto con la moneta dell’inquinamento, dello sfruttamento delle persone, della riduzione dell’aspettativa di vita dei cittadini”.

L’Italia è in prima linea per questo progetto: “Oggi il primo ed unico esempio di etichetta olistica è il Med Index, nato dalla sintesi di una attività di ricerca pluriennale e multidisciplinare che vede collaborare l’Università di Bari, in particolare il gruppo di ricerca delle professoresse Maria Lisa Clodoveo e Filomena Corbo, e la Sima – Società Italiana di Medicina Ambientale – presieduta dal Alessandro Miani”.

In cosa consiste il Med Index: “Il Med Index è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari per promuovere l’adesione alla dieta mediterranea incoraggiando i produttori a realizzare prodotti alimentari più sani e sostenibili. La mission è quella di riavvicinare i cittadini ai principi nutrizionali della dieta mediterranea, stile di vita a cui attribuire il primato europeo di longevità posseduto dall’Italia, e oggi dimenticato da più del 40% della popolazione, soprattutto nelle fasce d’età dei più giovani. Inoltre, essendo una etichetta trasparente, stimola la competitività delle aziende nella direzione di migliorare prodotti e processi guardando alla sostenibilità in maniera organica”.

Che ruolo ha la dieta mediterranea in questo progetto: “Med Index, un’etichettatura positiva che si applica ad alimenti in linea con i principi della dieta mediterranea, informa i cittadini e li riavvicina al regime dietetico migliore per:
– la salute dei cittadini, infatti la Dieta mediterranea è riconosciuta dall’Oms come uno dei modelli più sani;
– la salute del pianeta, infatti la Dieta mediterranea è riconosciuta dalla Fao come uno dei modelli più sostenibili;
– la salute delle comunità legata alle competenze, conoscenze e tradizioni, infatti la Dieta mediterranea è riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità”.

Da quando si potranno leggere le etichette olistiche: “I documenti europei, in particolare la strategia Farm to Fork, fissano nel 2024 il momento nel quale la Commissione Europea si esprimerà su schemi di etichettatura degli alimenti che siano in grado di incrementare la consapevolezza dei cittadini allo scopo di promuovere modelli di consumo sostenibili sul piano nutrizionale, ambientale e sociale”.

“Con il Med Index l’Italia è la prima nazione a sviluppare un modello innovativo di etichettatura da sottoporre al vaglio dei policy maker, supportato da evidenze scientifiche internazionali che hanno visto la dieta mediterranea identificata come la più sana e sostenibile, in grado di valorizzare adeguatamente la produzione agroalimentare italiana da sempre emblema nazionale nel mondo”.


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