Alcolici: troppe poche informazioni sulle etichette

Le >bottiglie di vino hanno poche informazioni sulle etichette: lo ha stabilito uno dei quattro studi del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea, che sta cercando di comprendere come migliorare i sistemi di etichettatura sui prodotti agroalimentari europei in vista di una riforma.

Per le bevande alcoliche, molti hanno approfittato di una legge: quelle con più dell’1,2 per cento di alcol in volume possono evitare di riportare in etichetta l’elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale. Si distingue l’industria della birra, che nel 90 per cento dei casi offre informazioni sugli ingredienti, mentre scarseggiano quelle sull’energia (25-50 per cento dei prodotti).

Qr code etichette vino

Per i sidri e i prodotti ‘pronti da bere’, circa il 50 per cento riporta informazioni sugli ingredienti e fino al 40 per cento sul contenuto energetico.“Le informazioni sugli ingredienti o sul contenuto energetico si trovano meno frequentemente sui superalcolici e molto raramente sui prodotti vinicoli” si legge nella nota diffusa dal Ccr, che parla di appena il 2,5 per cento delle 3789 bottiglie di vino campionate.

I consumatori vengono reindirizzati, per queste tipologie, verso strumenti off-label reperibili su internet, tramite Qr code, con informazioni nutrizionali che spesso non ci sono. In particolare per quel che riguarda grassi saturi, proteine e sale; è più facile, invece, che compaiano informazioni su contenuto di energia, carboidrati e zuccheri.


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