Sistema Rfid: le funzioni del reader

Un sistema Rfid è composto da un trasponder, detto comunemente tag che racchiude il chip che contiene materialmente i dati,, un’antenna, che serve per comunicare con il tag, e un reader (controller). Quest’ultimo, proprio attraverso il segnale radio, legge l’identificativo del tag e può scriverne la memoria, per poi trasmettere il segnale all’host (pc) o in cloud.

Il sistema Rfid opera in bassa frequenza (Lf) per antifurti e chiavi, in alta (Hf) per libri, pallet, controllo accessi e abbigliamento, e in altissima (Uhf e Vhf) per pallet, container, controllo accessi e veicoli.

Oggi andiamo ad analizzare da vicino il controller, ossia il reader del sistema. È la componente dedicata alla lettura/identificazione e scrittura dei tag Rfid e della comunicazione dei loro codici ai sistemi di alto livello tramite le antenne, altro elemento del sistema che irradia il sistema Rf. La potenza del controller, insieme al tipo di antenna, ne determina una delle più importanti performance, ossia la distanza di lettura del tag, che può essere qualificata in quattro tipologie:

Proximity: letture che vanno da una distanza di 10 centimetri fino a un massimo di 20 – 25 centimetri;

Vicinity: letture che arrivano ad alcune decine di centimetri;

Mld Range: distanza di lettura pari a circa un metro;

Long Range: distanza di lettura di alcuni metri.

Il reader (o controller) dialoga con il tag, che può essere di dimensioni piccolissime nel caso in cui venga utilizzato sotto la pelle degli animali per la loro identificazione (ci sono alcuni studi per l’applicazione anche agli esseri umani) fino a somigliare a una carta di credito o a un badge, come dimensioni, quando assume la funzione di controllare gli accessi (per esempio il telepass autostradale).


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