Etichette Rfid: quanto costano?

Quanto costa un’etichetta Rfid? Solitamente è la prima domanda che si pone un imprenditore quando si trova di fronte alla scelta se acquistarla per i suoi prodotti oppure no. Domanda legittima, anche perché se è chiaro che questa etichetta fornisce molti più servizi, è altrettanto chiaro che il suo costo è superiore a quello di un’etichetta senza Rfid.

Andiamo allora a scoprire quanto può costare ma anche quali benefici può portare a lungo termine. Vedrete che alla fine i benefici supereranno i costi e quindi non bisogna spaventarsi sapendo che, mediamente, la radiofrequenza integrata si fa pagare 10-15 volte in più di un’etichetta normale. Costo che negli anni è destinato comunque a diminuire, ma già oggi se state pensando di farne uso, non desistete. Ecco perché.

Un nuovo sistema di etichettatura presuppone anche una nuova gestione. L’introduzione della Rfid consente di azzerare gli errori nelle spedizioni di avere quindi, in definitiva, un recupero di fatturato ben superiore al costo delle etichette Rfid. Addirittura, possiamo parlare di costi nettamente inferiori a ciò che si guadagna eliminando errori nella gestione di un magazzino e nella spedizione.

Questo principio naturalmente è valido per tutti i tipi di prodotti o servizi che si vogliono offrire con questo sistema di etichettatura. Non per nulla negli anni è cresciuto il numero di imprese che ha fatto questo passo. Un’ulteriore evoluzione ha portato a scoprire le etichette senza chip, che sono maggiormente flessibili e resistenti (perché non hanno al loro interno il silicio) e che hanno un costo inferiore a quelle che sono invece dotate di microchip. I tag senza chip possono costare anche un decimo delle etichette tradizionali.

Ora sapete a cosa andrete incontro quando dovrete fare una scelta. Investire, questa è la parola d’ordine.


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