Etichette per sale operatorie: la nuova frontiera

In sala operatoria tutto deve essere sterilizzato per impedire infezioni al paziente che sta per subire un intervento chirurgico invasivo. Il materiale, dunque, deve essere sterilizzato, ma possono servire anche etichette che, anche in questo caso, dovranno prima di tutto essere sterilizzate e poi staccate quando si tratterà di applicare il materiale sul paziente.

Ecco allora che bisogna effettuare un procedimento per creare etichette di questo tipo. Che siano non adesive, trasparenti, sterilizzate e pronte per l’uso. Si possono applicare senza problemi sul prodotto, come capita per altro materiale non destinato alle sale operatorie; a questo punto, si sterilizzerà tutto insieme, etichetta e prodotto. Quindi si invierà il tutto all’ospedale che ne ha fatto richiesta.

La sterilizzazione causa la distruzione quasi totale di qualsiasi forma di microbi, l’uccisione insomma di tutti i microrganismi patogeni, sia nella forma vegetativa che sotto forma di spore. Quando un materiale si può dire sterile? Quando il livello di sicurezza di sterilità (Sal) è inferiore a 10-6, ossia quando la probabilità di trovarci un microrganismo è inferiore a uno su un milione. Le nuove definizioni inserite nelle norme europee fanno sì che la sterilità venga controllata e verificata non più solo tramite controlli chimici e biologici sul prodotto, ma con controllo di tutte le fasi del processo di sterilizzazione.

Se prima la sterilizzazione veniva effettuata direttamente nell’ospedale da personale sanitario apposito, ora la nuova frontiera è preparare etichette e materiale direttamente in azienda, da spedire poi soltanto al nosocomio che ne ha fatto richiesta. In questo modo, tra i vantaggi, c’è il risparmio di personale ospedaliero che può intanto occuparsi di altro.


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