Sono molte le situazioni in cui nel packaging facciamo ricorso alle etichette autoadesive.
L’etichetta autoadesiva è un prodotto ottenuto da un materiale autoadesivo, attraverso operazioni di stampa, fustellatura e sfridatura. Queste etichette sono dotate di una parte frontale e di uno strato di adesivo e viene fornita su un supporto siliconato. La fustellatura è la comune fase di taglio, nella quale l’etichetta stampata, viene tagliata in serie, in modo identico e preciso. La sfridatura invece serve per asportare il reticolo che contorna la sagoma dell’etichetta ed ottenere lo sfrido, ossia il residuo di lavorazione.
Il Dizionario delle etichette autoadesive
- FRONTALE: Materiale sul quale viene effettuata l’operazione di stampa e di fustellatura . Unitamente all’adesivo, costituisce l’etichetta autoadesiva.
- ADESIVO: E’ la miscela di diversi componenti, che sviluppa immediatamente il suo potere di adesione mediante contatto e pressione. L’adesivo può essere permanente, rimovibile o per applicazioni speciali.
- SUPPORTO SILICONATO (LINER): Carta o film plastico spalmati con uno strato di silicone, o materiale equivalente, avente funzione di supportare l’etichetta e di consentirne il successivo distacco.
- STAMPA FLESSOGRAFICA: Processo di stampa rilievografico con forma flessibile, di polimeri o di gomma, che impiega inchiostri a bassa viscosità
- FUSTELLA: Utensile di taglio usato per ottenere, mediante pressione, la sagoma dell’etichetta.
- FUSTELLATURA: Operazione che consente di ottenere la sagoma di un’etichetta mediante l’impiego della fustella.