Etichette per vestiti: quali informazioni contengono

Le etichette per vestiti hanno necessità di alcuni accorgimenti su cosa inserire e come inserirlo. Ecco una piccola guida per non sbagliare. La prima cosa da tenere presente è l’etichetta del marchio, ovvero che mostra il nome del brand. Etichetta che va modellata sul prodotto che si vende: se si tratta di un bene di lusso, allora anche l’etichetta dovrà avere standard elevati. Quindi va scelto con attenzione il materiale e pure il design.

L’etichetta di formato, invece, dà al consumatore informazioni sul prezzo. Può essere personalizzata o integrata con il nome del marchio. Solitamente, si trova sul lato interno superiore posteriore del capo. Deve durare per molto tempo, dunque attenzione al materiale che si sceglie. Le etichette per la cura sono quelle classiche che racchiudono simboli e numeri su lavaggio e stiratura. Solitamente si trovano sul lato dei vestiti. Oltre al trattamento del prodotto, le informazioni riguardano il contenuto di fibre e il Paese di origine.

Ci sono anche etichette speciali che vogliono attirare l’occhio del cliente: per esempio, la dicitura 100 per cento seta. Le etichette bandiera sono sul lato esterno del capo e sono prodotte su decisione diretta del designer. Infine, ci sono le etichette con dati misti che sono quelle che combinano più dati. Le istruzioni per la cura con il logo del marchio, per fare un esempio.

Vediamo ora quali sono le informazioni che deve includere un’etichetta per capi d’abbigliamento. La percentuale di ogni composizione del tessuto, le istruzioni principali su come pulire e lavare il capo, che vanno inserite in ogni lingua. Le icone principali sono lavaggio, candeggio, asciugatura, stiratura, lavaggio a secco. Paese d’origine e, in qualche caso, anche indirizzo d’origine vanno a completare l’etichetta di un vestito.


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