Etichette in sala operatoria: colorate o libere

In sala operatoria vengono sempre utilizzate etichette per le siringhe con i farmaci pronti alla somministrazione. In un articolo, sono stati riportati – in percentuale – i risultati di uno studio effettuato in un’azienda ospedaliera universitaria friulana. Da qui, si possono ricavare alcuni dati interessanti che possono essere utilizzati a campione.

Nel 50 per cento dei casi, le etichette utilizzate sono con codice colore, in grado di identificare il tipo di farmaco, nell’altra metà dei casi si usano invece etichette libere, prevalentemente per gli antibiotici, in cui viene riportato il nome del farmaco per principio attivo. Nel 44,2 per cento dei casi delle etichette colore, compare anche il dosaggio, nel 55,8 per cento invece manca questa informazione.

Le etichette inserite sulle siringhe non sempre riportano il dosaggio del medicinale: da un lato, dunque, mentre è evidente la tipologia di farmaco con un colore, non è altrettanto certo il dosaggio. Nella maggior parte dei casi, sono per lo più gli stessi, ma possono esserci situazioni in cui cambiano. Questo è un aspetto da considerare perché può indurre l’infermiere all’errore, soprattutto considerando che in una buona percentuale l’operatore che prepara i farmaci non è lo stesso che poi li somministra. Stessa situazione si viene a verificare con le etichette libere, ossia senza colore, ma con sopra il nome del farmaco: come detto in precedenza, le etichette libere vengono utilizzate in maggioranza per contraddistinguere le preparazioni antibiotiche.


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