Etichette per il burro: cosa devono contenere

Quali sono le indicazioni che devono esserci sull’etichetta del burro? Trattandosi di un prodotto deperibile dal punto di vista microbiologico, deve esserci la data di scadenza, vicino alle modalità di conservazione. La data di scadenza va preceduta dalla dicitura “da consumare entro”, come richiesto dal regolamento Ue n. 1169/11. Sono da considerarsi invece illegittime diciture del tipo “data di scadenza”, “scadenza”, “scad.”.

Devono essere spiegate esattamente le modalità di conservazione. Il range di temperatura da rispettare, minimo e massimo. Nel caso del burro, che fa parte della categoria di prodotti che appartengono alla catena del freddo, deve esserci scritto sull’etichetta: “Conservare in frigorifero a temperatura compresa tra 0 e +4°C”.

Diverso è il caso di quei prodotti che contengono la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, che dà un termine minimo di conservazione. In entrambi i casi, è l’operatore responsabile per l’informazione al consumatore che considera letteratura scientifica, le linee guida di settore e le buone prassi igieniche applicate nel proprio stabilimento. Su queste basi, tenendo conto anche della conservazione dopo l’acquisto, l’operatore esegue analisi microbiologiche utili a definire una data prudenziale. Con l’obiettivo di garantire la sicurezza microbiologica dell’alimento, nel rispetto delle condizioni di conservazione indicate, entro la data da esso definita.

Durabilità del prodotto e modalità di conservazione hanno un rilievo sanitario. Ai sensi del General Food Law, la sicurezza dei prodotti alimentari va valutata alla luce delle “condizioni d’uso normali dell’alimento da parte del consumatore”, tenuto conto anche delle “informazioni messe a disposizione del consumatore, comprese le informazioni riportate sull’etichetta”.


Lascia un commento