Chiedilo all’etichetta. Il vino parla con l’intelligenza artificiale.

La cantina pugliese Colli della Murgia introduce il primo chatbot applicato a una bottiglia di vino.

L’etichetta di un vino rappresenta uno strumento di marketing fondamentale per il mondo enologico. Già dallo scaffale dice molto del prodotto che si va a consumare. E da oggi le etichette possono raccontare il vino a voce. Eh già. La cantina Colli della Murgia di Gravina in Puglia (BA) lancia infatti la “bottiglia intelligente”: il primo chatbot applicato al vino, un modo per avviare una comunicazione diretta e coinvolgente basata sull’intelligenza artificiale.

Dopo essere stata la prima azienda vitivinicola pugliese a produrre dal 1990 solo vini biologici certificati, la cantina Colli della Murgia dà ora voce al suo vino. Come? A tutte le etichette delle sue bottiglie di bianchi, rossi, spumanti e rosati, è stato associato un chatbot che dialogherà con il consumatore con un linguaggio naturale, scritto e parlato. Si tratta del primo assistente virtuale per il settore vinicolo, che si attiva istantaneamente fotografando con lo smartphone il QR code dell’etichetta.

Il chatbot sarà in grado di fornire informazioni su azienda, vini e abbinamenti gastronomici, effettuare prenotazioni per degustazioni organizzate e raccontare il vino e la cantina con appositi link a contenuti multimediali. Da segnalare anche il fatto che la tecnologia delle “bottiglie parlanti” è stata sviluppata da un’altra eccellenza della Murgia: la società pugliese AI-driven The Digital Box.

Si tratta di un’esperienza interattiva, che sfrutta le più avanzate soluzioni di intelligenza artificiale, per mettere in relazione gli utenti con il brand, rafforzare il rapporto tra l’azienda e il proprio consumatore, offrendo un’esperienza di contatto innovativa, basata sulla conversazione“, spiega Saverio Pepe, direttore commerciale di Colli della Murgia.

Dopo un primo periodo di sperimentazione dell’etichetta intelligente, infatti, sono state generate più di 5000 conversazioni del chatbot, con un livello di esperienza già molto buono, una media di 3,5 domande per utente, 2000 visualizzazioni dello storytelling e +180% di lead acquisiti con Conversational Form.

Lo sguardo rivolto alle nuove tecnologie e ai sistemi di intelligenza artificiale ha un obiettivo dichiarato per l’azienda: rinsaldare il rapporto con il proprio consumatore e tracciare la customer journey di quest’ultimo. Oltre ovviamente a ottimizzare i risultati delle campagne di comunicazione, garantendo un maggiore ritorno degli investimenti.

In fase di sperimentazione dell’etichetta parlante, – ha aggiunto Saverio Pepe – abbiamo tracciato il percorso delle bottiglie vendute e scoperto curiosamente, che alcune sono state aperte e consumate in Paesi lontani come Cile e Filippine, Paesi in cui non abbiamo mai venduto direttamente una bottiglia del nostro vino“.

Tra le varie possibilità offerte dal chatbot, attivando l’etichetta del Tufjano, Sellaia, Symbol, di uno spumante Fondovico o Amore Protetto, o dell’Erbaceo – punta di diamante della produzione della cantina – sarà possibile anche dialogare direttamente con il produttore e fondatore di Colli della Murgia, Franco Ventricelli, che risponde dalla vigna alla tavola alle curiosità di appassionati e clienti.


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